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Il progetto museale ha preso avvio con l’individuazione del Patrimonio Culturale del territorio, inteso come patrimonio della comunità, in quanto sua creazione quale gruppo umano che vive su un territorio, ne condivide una storia, un passato, un presente, un futuro, modi di vita, difficoltà e aspettative. L’odierno concetto di Patrimonio Culturale è l’esito di una secolare evoluzione, iniziata con l’idea di una lista di beni materiali, prevalentemente storico/artistici, e giunta a quella di un insieme significativo di testimonianze materiali (luoghi, ambienti, manufatti, ecc.), e immateriali (linguaggi, musiche, religiosità, folclore, saperi, ecc.) espressione di una cultura nelle sue diverse manifestazioni. Questa evoluzione evidenzia il carattere dinamico del Patrimonio, come oggetto in divenire, continuamente ricomposto, ripensato e reinterpretato dalla comunità che lo vive, al variare dei punti di vista culturali.

Strettamente connesso ad esso è il Paesaggio Culturale, Il Paesaggio Culturale può essere considerato il luogo della sedimentazione delle memorie personali e collettive che contribuiscono alla costruzione delle identità dei luoghi e delle comunità. Lo studio e definizione della dimensione storica ne conferiscono l’identità/unicità di luogo e di sistema ambientale; dove le “esperienze pregresse” sono le azioni e le pratiche di attivazione, gestione e utilizzazione delle risorse, e i saperi che le hanno fondate. Il Paesaggio Culturale è pertanto uno spazio praticato ed è principalmente attraverso la ricostruzione storica e archeologica delle azioni e delle pratiche che si possono raggiungere i gruppi sociali attori della storia ambientale locale.

Ed è in questo percorso che il Museo Diffuso della Cultura Contadina si propone come strumento di conoscenza.