Uno dei ruoli fondamentali del museo è quello di dischiudere al visitatore la rete di significati sottesi ai beni esposti, ponendo al centro della visita il racconto, aiutandolo così a meglio riconoscere non solo il singolo oggetto, ma anche percepire il quadro storico da cui questo proviene. Altrettanto importante è il coinvolgimento attivo del pubblico, al fine di rendere il Museo un luogo di dialogo, di interazione, di costruzione condivisa di contenuti, di progetti, di allargamento della conoscenza, di inclusione sociale, nonché di adozione del patrimonio culturale di un territorio. Compito del Museo è poi quello di offrire le informazioni al pubblico tramite una pluralità di linguaggi comunicativi e di livelli di approfondimento, in modo tale che ciascun visitatore possa accedere ai contenuti nella forma che meglio si adatta al proprio stile di apprendimento, ai propri interessi, alla propria “storia” culturale. Sulla base di questi concetti, la linea perseguita dal Museo Diffuso della Cultura Contadina di Velva nei suoi rapporti col visitatore può sintetizzarsi nei seguenti punti:
- Mettere il visitatore nella possibilità di identificare il bene, cioè di accedere a tutte le informazioni più semplici.
- Sollecitarlo a porsi delle domande sugli aspetti più complessi relativi all’oggetto (motivo per cui fu realizzato; per chi e in quale contesto socio/culturale; cosa significò la sua creazione per gli uomini del tempo e cosa rappresenta attualmente; ecc.).
- Creare i presupposti per una comprensione dei criteri sottesi al museo, rendendo il visitatre consapevole dei motivi socio/culturali che hanno determinato la nascita del museo stesso.
- Attuare un rapporto di circolarità museo-territorio, cosi che la visita al museo susciti il desiderio di andare alla scoperta di nuovi significati da individuare nel territorio circostante, e – simmetricamente – fare in modo che il territorio rimandi al museo.
- Far si che il visitatore ponga i significati che ha scoperto nella visita in relazione con la propria storia.